Ulisse e Polifemo, Pellegrino Tibaldi, 1550
Odissea, Libro IX, verso 524
E Polifemo dal profondo speco:
Nessumo, amici, uccidemi, e ad inganno, 525
Non già con la virtude. Or se nessuno
Ti nuoce, rispondeano, e solo alberghi,
Da Giove è il morbo, e non v'ha scampo. Al padre
Puoi bene, a Re Nettun, drizzare i prieghi [...]
E' forse il più famoso passo dell'Odissea, in cui Ulisse con uno stratagemma accieca Polifemo all'interno della sua caverna, dov'era tenuto prigioniero con i suoi compagni, riuscendo così a fuggire dal ciclope.
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